Review of 'Rise of the Rotten'
Origin: Metal Italia http://www.metalitalia.com/cds/view.php?cd_pk=8965
Original italian text
DIE - Rise Of The Rotten
Recensione di Emilio Cortese
La Unique Leader è un'etichetta che, specie in ambito death metal, è tra le più attente e preparate del panorama e spesso e volentieri un'uscita discografica sotto tale nome è sinonimo di qualità. Questa volta è il turno dei danesi Die che, dopo un paio di demo, si fanno produrre nientepopodimeno che da Tue Madsen e lanciano sul mercato questo “Rise of the Rotten”. Un disco che si fa ascoltare ben volentieri e che, pur non essendo scritto da un gruppo che fa gridare al miracolo, può dare varie soddisfazioni a coloro che sentono costantemente il bisogno di growling selvaggio e blast beat al cardiopalma. Il loro sound pesca a piene mani da quanto di buono fatto da realtà più attuali quali Blood Red Throne o vecchie glorie (ultima maniera) tipo Deicide. Per quanto riguarda i primi, si può dire che l'ispirazione derivi in maniera particolare dal suono, mentre i secondi, a parere di chi scrive, hanno ispirato in maniera particolare il lavoro del chitarrista solista Tajs Kolman. Per quanto concerne il lavoro di quest'ultimo, ci sentiamo di soffermarci a sottolineare la schizoide qualità del suo lavoro, con la sua capacità di inserire nel contesto canzone, assoli che donano slancio alle composizioni senza diventare un mero esercizio di tecnica. Ci sono tracce in “Rise of the Rotten” che si fanno notare per il loro slancio e rimangono incollate all'orecchio dell'ascoltatore dopo pochi ascolti; parliamo di episodi magari più “accessibili” come “Soil Became Flesh” (dove si sentono in maniera evidente le influenze Deicidiane dei nostri) o “Mors et Sanguis” che in sede live crediamo saranno in grado di regalare soddisfazioni varie. Insomma, questi Die sono un bel gruppetto, da tenere d'occhio per le prossime uscite. La Unique Leader ancora una volta ha avuto buon orecchio.
Voto: 6.5